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Anzitutto occorre ricordare che la delibera ARERA 315/2020/R/eel [1] si applica a qualsiasi forma di produzione rinnovabile con potenza massima di immissione inferiore a 800W e si applica alle seguenti condizioni:

  • Il punto di connessione (POD) sia già attivo al momento della domanda
  • Il futuro produttore rinunci in toto alla remunerazione dell’energia immessa

Consente però una modalità semplificata di connessione dell’impianto alla rete, che consiste solo nell’invio di un modulo e dei relativi allegati (come vedremo spesso tramite portali web). Occorre anche precisare che nell’ambito del contesto del cd. “fotovoltaico da balcone” ci sono due sottotipi di impianti:

  • I cosiddetti impianti plug and play: solitamente kit con componenti commerciali (solitamente di qualità inferiore ai top di mercato) pronti all’uso, la cui connessione alla rete elettrica di casa (e nazionale) tramite una presa elettrica 10/16 A classica. Questi impianti non possono superare i 350 W di potenza di immissione.
  • I cosiddetti “mini fotovoltaico o mini impianti <800W” che sono invece impianti realizzati con componenti di qualsiasi tipo (anche top di gamma) che rispettano i requisiti di cui alla delibera ma che devono essere assemblati in loco e sono connessi solitamente all’impianto elettrico tramite derivazione dedicata dal quadro elettrico esistente dal quadro generale. La differenza con il punto precedente, è che l’utente per connetter l’impianto deve anche produrre una dichiarazione di conformità e sottoscrivere in autonomia un regolamento d’esercizio con il distributore. Questi impianti non possono superare gli 800 W di potenza di immissione.

In questo articolo ci concentreremo sui sistemi mini-fotovoltaico, visto che gli altri possono essere considerati dei sotto-casi più semplici, e percorreremo da inizio a fine l’iter per realizzare uno di questi impianti.

1. Inquadramento normativo e verifica di assenza vincoli paesaggistici o comunali

La legge 1112 bis del CC [2] concede la possibilità di installare impianti fotovoltaici da balcone ma occorre tenere presente che non esonera il privato dal richiedere lo svincolo di eventuali autorizzazioni vincolistiche (soprattutto il vincolo architettonico o paesaggistico, se presente). Come primo passo, occorre quindi capire se l’edificio dove si vuole installare l’impianto è tutelato da vincoli paesaggistici o architettonico/storici. In questo caso si può procedere a richiedere l’autorizzazione paesaggistica, ma la spesa rischia di non valere il guadagno ottenuto.

Così come i vincoli l’installazione di questi sistemi deve rispettare anche il regolamento comunale del comune di appartenenza.

Si può affermare che generalmente, i comuni sono orientati di applicare le regole paesaggistiche del fotovoltaico sul tetto anche per gli impianti da balcone.

ATTENZIONE: la stessa legge consente di installare i moduli, fatti salvi i vincoli, anche in luoghi diversi come muri e qualsiasi parte esposta e non solo alla ringhiera.

2. Verifica e richiesta di autorizzazione della possibilità di installazione in condominio

Il secondo e ultimo passaggio autorizzativo è invece di tipo formale ed è definito dalla stella legge citata in precedenza [2]: questa, sostanzialmente, concede la possibilità di installare nelle parti private, e condominiali pro quota, impianti fotovoltaici a condizione che sia “preservata la continuità architettonica dell’edificio”. Sostanzialmente questo vuol dire che l’installazione è un diritto ma a condizione che non deturpi l’estetica dell’edificio. Sono esempi di NON continuità architettonica:

  • Tendi panni a sporgere evidenti su alcune terrazze e non su altre
  • Installazione di moto condensanti per condizionatori su alcune terrazze e non su altre o comunque in posizione non omogenea sulla facciata
  • tendaggi diversi da piano a piano
  • verande che chiudono alcune terrazze e su altre no

Solitamente questi elementi si trovano più facilmente sulle facciate tergali che su quelle frontali dove l’installazione del fotovoltaico da balcone è quindi più difficile.

Per tutelarsi da eventuali contestazioni con i condomini, consigliamo comunque di compilare un Modulo comunicazione mini fotovoltaico al condominio rivolto all’amministratore di condominio circa la futura volontà di costruire l’impianto.

3. Scelta dell’esposizione, del posizionamento dei moduli e della taglia d’impianto

Come vedremo al paragrafo 5, nei numeri la scelta di DOVE si va a mettere il nostro sistema fotovoltaico non è indifferente. L’indicazione generale è sempre la stessa: posizionatelo in modo che la superficie attiva del modulo guardi (sia orientato) più a SUD possibile e in un luogo dove ci siano meno ombre possibili. Per valutare le ombre, si può osservare, nelle ore di mattina presto o pomeriggio tardi d’inverno, la superficie prescelta, se in questi frangenti non vi saranno ombre allora non vi saranno in nessuna parte dell’anno. Per valutare l’orientamento verso SUD invece, aprite Gmaps [3] e posizionate il vostro indirizzo in cartina. La mappa si apre solitamente puntando già sul NORD (freccia rossa). A questo punto andate a vedere se le vostre terrazze sono orientate a sud e decidetene, il migliore posizionamento. In Figura 1 un esempio su come orientarsi con Maps.

Esempi di esposizione a SUD facciate

Figura 1 – Esempi di orientamento delle facciate di alcuni edifici: in bianco gli affacci lato sud (sud est o sud ovest o sud in questo caso), a destra la bussola che deve rimanere come nella posizione in cui si apre solitamente di default, ossia quella in figura, con il NORD allineato e parallelo in alto, al lato stretto del vostro monitor (o lungo del cellulare).

Attenzione però, come vedremo più avanti anche le esposizioni non ottimali producono energia, soltanto che ne producono in quantità minore.

4. Iter di connessione e costruzione dell’impianto

Una volta ottenute le eventuali autorizzazioni comunali e condominiali, e scelto il posizionamento, occorre per prima cosa comunicare al distributore la nostra volontà di costruire l’impianto.

Ricordatevi che questo è un passaggio obbligato, se non si fa questo passaggio il contatore di casa contabilizzerà l’energia prodotta come consumata andando ad aumentare i costi della bolletta invece di diminuirli! Per comunicare al distributore l’installazione dell’impianto, ARERA [1], ha stabilito un iter semplificato. Sarà sufficiente infatti scaricare il modulo relativo e compilarlo [5]. In realtà ogni distributore mette a disposizione solitamente dei portali online su cui precompilare la domanda di connessione semplificata. Se siete connessi alla rete di E-distribuzione ad esempio:

  1. Accedete, previa registrazione, al portale connessioni [4]: https://private.e-distribuzione.it/PortaleClienti/s/ppw-pratiche
  2. Richiedete nuova pratica come “domanda di connessione iter semplificato”, selezionando “comunicazione unica” (per impianti <800W)
  3. Seguite i passaggi guidati ove vi saranno richiesti:
    • schema elettrico unifilare dell’impianto (Schema unifilare fotovoltaico da balcone-Modello)
    • Dichiarazione di conformità dell’impianto di produzione alla regola dell’arte ai sensi della vigente normativa: la deve produrre l’installatore ossia l’elettricista a lavoro finito
    • Dichiarazione di conformità di eventuali dispositivi di conversione statica e di interfaccia installati: deve essere corredata con l’acquisto della documentazione dell’inverter
    • Regolamento di esercizio sottoscritto dal produttore: lo redigerete sul portale direttamente come cosiddetto Allegato G Bis CEI – 21
    • Modulo di adesione al regolamento per l’accesso al portale produttori che troverete nella sezione “documenti e moduli utili” [5]

L’iter di connessione va iniziato preferibilmente PRIMA dell’installazione dell’impianto. A valle della sua conclusione il personale del distributore verrà a configurare il contatore esistente perché contabilizzi correttamente l’energia prodotta. Non accendete l’impianto prima della visita del personale del distributore.

Iniziato l’iter di connessione potere realizzare l’impianto che, elettricamente avrà una struttura come quella di Figura 2.

Schema unifilare fotovoltaico da balcone

Figura 2 – Schema elettrico a blocchi di un impianto fotovoltaico da balcone con potenza minore di 800 W. Da sinistra: schematizzazione dei pannelli (tipicamente due) da mettere su balcone o superficie esposta al sole, inverter per convertire la corrente da continua ad alternata e innesto su circuito elettrico esistente.

Altri consigli utili da seguire nella costruzione:

  • Verificate prima che la ringhiera o la superficie dove state posizionando l’impianto fotovoltaico abbia una resistenza sufficiente per farlo. Considerate infatti che due pannelli possono arrivare a pesare fra i 19 e i 23 kg l’uno.
  • Per assicurarvi dal pericolo di caduta vi consigliamo di assicurare la parte basculante (quella inferiore) con dei cavi di sicurezza addizionali
  • Distanziate i due moduli fra loro in modo da poter far circolare fra loro l’aria e diminuire la deportanza in caso di forte vento
  • Per aumentare la produzione, prevedete di angolare il modulo a 30° e posizionatelo in questa posizione dal 1° aprile al 30 ottobre mentre lasciatelo verticale parallelo alla ringhiera dal 30 ottobre al 1° aprile successivo
  • Posizionate l’inverter in un vano fresco e non esposto al sole, possibilmente areato e senza apporci intorno niente che ne limiti il passaggio d’aria e quindi lo smaltimento termico

5. Considerazioni sulla produzione e sul conseguente risparmio in bolletta medio

Vediamo infine quanto si produce e quanto si risparmia veramente con un impianto solare da balcone. Abbiamo calcolato i benefici economici partendo dalle seguenti assunzioni tratte dai dati ufficiali dell’autorità, considerando la bolletta italiana media.

  • Utente domestico in abitazione principale (prima casa) con fornitura 3 kW
  • Consumo annuo 2300 kWh, 191 kWh al mese, 383kWh al bimestre (leggermente meno della media ARERA ma consumo più attuale [6])
  • Si ipotizza di utilizzare l’80% dell’energia del modulo fotovoltaico, condizione suffragata dal fatto che essendo la produzione limitata è quasi sempre tutta “affogata” nei consumi
  • Si ipotizza assenza di ombre sui moduli
  • Potenza inverter: 790 Watt potenza moduli 800 Watt

I risultati delle nostre simulazioni sono stati fatti per 3 latitudini tipiche: nord, centro e sud, per varie esposizioni NORD-SUD e divisi in due tabelle che vedrete consecutive fra inclinazione a 30° rispetto alla verticale e messa in verticale. Ecco i risultati dell’energia annuale prodotta nelle tabelle di Figura 4.Produzione energetica fotovoltaico da balconeFigura 4 – Produzione annuale media per sistema fotovoltaico da balcone con potenza prossima a 800W per varie latitudini esemplificative e vari orientamenti, in assenza di ombre. I dati sono espressi in kWh/anno.

Abbiamo quindi fatto tutti i calcoli con l’attuale sistema tariffario delle bollette e siamo andati a calcolare quanta percentuale di bolletta finale totale l’utente andrà a risparmiare con l’adozione di questi sistemi, i risultati sono nelle tabelle di Figura 5 di seguito.Risparmio % in bolletta con fotovoltaico da balconeFigura 5 – Percentuale economica di abbattimento della bolletta per varie latitudini per sistemi fotovoltaici da balcone con potenza prossima agli 800 W per varie latitudini esemplificative e vari orientamenti, in assenza di ombre. I dati sono espressi in percentuale rispetto alla spesa completa (oneri inclusi) della bolletta.

5. Una cosa che quasi nessuno vi dice: quando posso accendere il mio impianto mini fotovoltaico o fotovoltaico da balcone?

La regolamentazione di connessione è di per se complicata. Alla data di aggiornamento di questo articolo, almeno per le parti d’Italia servite da E-Distribuzione come ente di distribuzione, non era presente NESSUNA comunicazione che desse un via libera ufficiale alla possibilità di auto produrre. E questa data è importante! Se si immette energia in rete PRIMA della fine dell’iter di connessione si paga come prelevata l’energia immessa.

Quindi ve lo diciamo noi come funziona:

  1. Completato l’iter di comunicazione unica di cui al paragrafo 4 la pratica andrà in stato: “inoltrata al distributore”
  2. Il sistema, automaticamente e se non ci sono intoppi vi invierà una mail all’indirizzo che avete indicato dal titolo “Notifica Acquisizione Domanda Connessione”
  3. Sempre se tutto va bene, i dati passeranno nel sistema Gaudì, il sistema di anagrafica unica degli impianti di produzione https://www.terna.it/it/sistema-elettrico/gaudi, se quindi riceverete una mail di creazione account automatica da Gaudì, dal titolo: “GAUDI – Notifica Automatica Creazione Account”. Seguite l’iter di registrazione e completatelo.
  4. A questo punto, SE sul portale connessioni del distributore l’impianto la pratica sarà in stato: “Evasa” , E sul portale Gaudì l’anagrafica sarà in stato “Impianto in esercizio”, potrete considerare la pratica di connessione completate e cominciare la produzione. Si riporta in Fig. 6 un’esempio di visualizzazione di pratica conclusa.
  5. Dopo qualche giorno, solitamente una ventina dalla data di inserimento, arriverà una mail dal distributore di attribuzione del numero CENSIMP (numero di censimento impianti) che ulteriormente sancisce la fine dell’iter.

Figura 6 – stato del portale del distributore e di Gaudì (anagrafica nazionale impianti di produzione), per un’impianto mini fotovoltaico/da balcone che può iniziare a produrre ed immettere in rete.

Conclusioni

Visti i numeri, facciamo quindi qualche conclusione sul tema:

  • Anzitutto la solita raccomandazione: NON ACQUISTATE, neanche in questo caso, le batterie di accumulo associate ai sistemi fotovoltaici. La spesa non vale la resa economica visto che l’autoconsumo naturale di questi sistemi è già alto di suo essendo le produzioni basse e “affogate nei consumi”
  • I sistemi da balcone rendono tanto dipiù, quanto più sono esposti a sud
  • Gli abbattimenti della bolletta totali variano dal 15 al 30% e dipendono molto dalla quantità di consumi dell’abitazione e dalla resa a sua volta influenzata da tilt e azimut
  • Potrebbe sembrare paradossale che a Roma questi sistemi rendano più che a Palermo ma è vero: le inclinazioni 0 e 30° rispetto alla verticale sono inclinazioni ottimizzate per percorsi solari bassi, tipici delle latitudini NORD; quindi, laddove come al sud si hanno maggiori altezze medie del disco solare sull’orizzonte, la resa di questi sistemi cala leggermente
  • Potendo scegliere è sempre conveniente inclinare il modulo di 30° rispetto alla verticale del balcone: l’energia prodotta è mediamente il 25% in più rispetto alla posizione verticale
  • Riferendosi al punto precedente è molto importante assicurare un corretto modo di installazione del sistema che eviti cadute dall’alto magari assicurando i pannelli magari anche per mezzo di cavi di sicurezza aggiuntivi. Si ricorda infatti che ai sensi dell’articolo 1669 del Codice Civile, l’impresa che realizza l’installazione è responsabile per 10 anni dalla data di messa in esercizio degli impianti stessi

Infine un’immagine di un fotovoltaico da balcone terminato e connesso, di seguito in Figura 7:

Figura 7 – Un sistema fotovoltaico da balcone montato, in questo caso 730 Wp (2x365W PERC monocristallino).

REFERENCES:

[1]: Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente: Delibera 315/2020/R/eel: “condizioni procedurali ed economiche semplificate per la connessione degli impianti di produzione di energia elettrica di potenza inferiore a 800 W. Aggiornamento del Testo Integrato Connessioni Attive (TICA)”: https://www.arera.it/it/schedetecniche/20/315-20st.htm#

[2]: Dal sito web della gazzetta ufficiale: Articolo 1122 bis del codice civile: “Impianti non centralizzati di ricezione  radiotelevisiva e di produzione di energia da fonti rinnovabili”: https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaArticolo?art.progressivo=0&art.idArticolo=1122&art.versione=1&art.codiceRedazionale=042U0262&art.dataPubblicazioneGazzetta=1942-04-04&art.idGruppo=140&art.idSottoArticolo1=10&art.idSottoArticolo=2&art.flagTipoArticolo=2

[3]: Google.it https://www.google.it à maps.

[4]: Portale produttori E-distribuzione: https://private.e-distribuzione.it/PortaleClienti/s/ppw-pratiche

[5]: MODULO DI ADESIONE al “Regolamento per l’accesso e l’utilizzo del Portale produttori di e-distribuzione S.p.A.” – https://private.e-distribuzione.it/PortaleClienti/s/ppw-documentazione

[6]: ARERA, Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente: Andamento del prezzo dell’energia elettrica per il consumatore domestico tipo in maggior tutela. – https://www.arera.it/it/dati/eep35.htm

[7]: Codice civile italiano, articolo 1669: Rovina e difetti di cose immobili https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-iii/capo-vii/art1669.html

Energy Hunters è formato da ingegneri e ricercatori provenienti dal dipartimento di Ingegneria Elettrica dell’Università di Bologna. Ci proponiamo come riferimento professionale nella determinazione del potenziale rinnovabile di un sito, nella certificazione energetica e nella consulenza per le energie rinnovabili.

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